Cosa è importante sapere:Il furto di dati è una minaccia crescente per le aziende italiane, con phishing e malware tra i principali rischi. Questi attacchi possono provocare danni economici e reputazionali. Adottare misure proattive come l'autenticazione forte e la crittografia dei dati è essenziale per prevenire il furto di informazioni sensibili.
Il furto di dati è una minaccia sempre più frequente per le aziende
Il furto di dati è una delle minacce più gravi che colpiscono le aziende in tutto il mondo. Ma dove avvengono questi attacchi? Quali settori sono più a rischio? Quando possiamo considerare un’azienda realmente protetta? Come i criminali riescono a rubare informazioni preziose? Perché l’Italia è così colpita? Cosa possiamo fare per ridurre i rischi? L’Italia è tra i Paesi più colpiti, con una posizione allarmante nelle classifiche globali. La notizia non arriva come una sorpresa: le violazioni dei dati stanno diventando sempre più frequenti e costose per le aziende. Il report dell’Osservatorio Cyber di CRIF posiziona l’Italia al quinto posto per furti di dati legati ad account e-mail e al quindicesimo per i dati delle carte di credito. Questo significa che il nostro Paese è un obiettivo chiave per i criminali informatici, e le conseguenze possono essere disastrose.
Chi sono le vittime?
Le vittime di furti di dati non sono solo le grandi aziende multinazionali. Anche le piccole e medie imprese nel settore produzione, installazione, commercio B2B e servizi sono bersagli facili. I criminali cercano informazioni sensibili: dalle credenziali di accesso agli account finanziari, dai dati dei clienti ai segreti aziendali. E, cosa ancora più preoccupante, non si fermano qui. Le aziende italiane, con infrastrutture spesso obsolete o non sufficientemente protette, sono tra le prime a soffrire le conseguenze di queste violazioni.
Come avvengono i furti di dati?
I furti di dati possono avvenire in vari modi, ma ci sono alcuni metodi che i cybercriminali preferiscono.
1. Phishing: la trappola più comune
Il phishing è una delle tattiche più diffuse. Consiste nell’ingannare le persone tramite e-mail, messaggi o telefonate, convincendole a fornire informazioni riservate. Questo metodo è alla base di molti furti di dati recenti, come quello che ha colpito la The Hershey Company. Un attacco di phishing mirato ha portato al furto dei dati personali di oltre 2.000 dipendenti. Ma perché il phishing è così efficace? Perché sfrutta una debolezza umana: la fiducia. Chi si fida di una comunicazione apparentemente legittima, finisce per cadere nella trappola. Le aziende italiane devono prestare molta attenzione a questi attacchi, poiché i criminali stanno affinando sempre di più le loro tecniche.
2. Malware e ransomware: silenziosi ma devastanti
Un altro metodo comune è l’installazione di malware sui sistemi aziendali. Questo software malevolo può restare nascosto per mesi, rubando lentamente i dati sensibili. Alcuni esempi di malware includono i keylogger, che registrano ogni tasto digitato, e gli spyware, che spiano le attività online. Non dimentichiamo i ransomware, un tipo di malware che cifra i dati dell’azienda, rendendoli inaccessibili, a meno che non venga pagato un riscatto. Alcuni gruppi di hacker hanno persino abbandonato la crittografia dei dati e si concentrano solo sul furto delle informazioni, per poi chiedere un pagamento in cambio della loro restituzione.
3. Vulnerabilità nei sistemi
Spesso le aziende trascurano l’importanza di mantenere aggiornati i propri sistemi. Le vulnerabilità software sono uno dei punti d’ingresso preferiti dagli hacker. Un software non aggiornato o privo di patch rappresenta una porta aperta per chi vuole accedere ai dati sensibili.
Le reti non protette, come il Wi-Fi pubblico, sono un altro rischio significativo. I criminali possono facilmente intercettare il traffico di rete e rubare dati non criptati. Le aziende italiane che permettono ai loro dipendenti di lavorare in remoto o accedere ai sistemi aziendali da reti pubbliche devono prestare particolare attenzione a questo rischio.

Un’immagine rappresentativa di un hacker che tenta di rubare dati.
Tipologia di minaccia | Percentuale (%) |
---|---|
Phishing | 30% |
Malware | 25% |
Vulnerabilità Software | 20% |
Reti non Protette | 15% |
Furti Interni | 10% |
Quando un furto di dati può essere devastante?
Il costo del furto di dati non è solo economico. Le aziende italiane che subiscono violazioni non rischiano solo sanzioni legali, ma anche danni alla loro reputazione. I clienti non si fidano più di un’azienda che ha subito una violazione, e questo può portare a una perdita di fiducia a lungo termine.
Secondo una recente ricerca di Proxyrack, gli Stati Uniti sono in testa alla classifica per i costi legati a un furto di dati, con una media di oltre 9 milioni di dollari per violazione. Anche l’Italia, con un costo medio di 3,6 milioni di dollari, si colloca tra i Paesi più colpiti.
Ma perché un furto di dati è così costoso? Oltre alle multe per la non conformità al GDPR, ci sono costi legati alla gestione dell’incidente, alla perdita di clienti e alla necessità di rafforzare la sicurezza dopo l’attacco.
Chi è responsabile?
I furti di dati non sono sempre opera di criminali esterni. In molti casi, gli attacchi arrivano dall’interno dell’azienda stessa. Dipendenti scontenti, ex collaboratori o partner commerciali con accesso privilegiato possono rubare dati preziosi. Questi individui, noti come insider threat, rappresentano una minaccia difficile da rilevare.
Un dipendente con cattive intenzioni può copiare informazioni su un dispositivo esterno, inviare dati sensibili tramite e-mail o persino stamparli e portarli fuori dall’ufficio. Prevenire questo tipo di attacchi richiede una gestione attenta dei privilegi di accesso e una sorveglianza costante.
Cosa possono fare le aziende per difendersi?
Se sei un’azienda e ti chiedi come proteggere i tuoi dati, devi adottare un approccio proattivo. La prevenzione è fondamentale. Ecco alcune delle misure che puoi implementare subito:
- Autenticazione forte: Usa password complesse e cambia regolarmente le credenziali. Implementa l’autenticazione a più fattori (MFA).
- Crittografia dei dati: Assicurati che tutti i dati sensibili siano criptati, sia in transito che a riposo.
- Audit regolari: Conduci verifiche periodiche per identificare vulnerabilità e potenziali minacce interne.
- Software aggiornato: Mantieni i sistemi sempre aggiornati con le ultime patch di sicurezza.
- Principio del minimo privilegio: Limita l’accesso ai dati solo a chi ne ha realmente bisogno.
- Formazione sulla cybersecurity: Educa i tuoi dipendenti sulle minacce informatiche, in particolare il phishing.

Visualizzazione delle sei principali misure di difesa aziendale contro le minacce informatiche: autenticazione a più fattori, crittografia dei dati sensibili, audit di sicurezza regolari, aggiornamento costante del software, applicazione del principio del minimo privilegio e formazione continua dei dipendenti sulla cybersecurity. Queste strategie proattive sono essenziali per proteggere efficacemente i dati aziendali nell’era digitale
Perché agire ora è fondamentale
Il furto di dati non è una minaccia futura, ma una realtà quotidiana. Ogni azienda italiana, grande o piccola, deve essere consapevole dei rischi e delle misure necessarie per prevenirli. Dove c’è una violazione, c’è sempre un danno. Quando i dati vengono rubati, è già troppo tardi. Investire nella sicurezza informatica oggi significa proteggere il proprio futuro.
Essere proattivi è l’unico modo per evitare danni irreparabili. Non possiamo sapere chi sarà il prossimo a subire un furto di dati, ma possiamo certamente fare in modo che non sia la tua azienda.
Link utili di approfondimento: 1, 2 , 3