Cosa è importante sapere:La gestione dei rifiuti cambia con il RENTRI diventa obbligatorio per molte aziende, imponendo nuovi obblighi di registrazione digitale. Non adeguarsi può portare a sanzioni e problemi operativi. Il tempo per prepararsi è limitato: registrarsi sulla piattaforma ufficiale ed eliminare i registri cartacei è la chiave per evitare errori. Scopri ora chi deve adeguarsi e
La gestione dei rifiuti diventa digitale. Dal febbraio 2025, il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI) diventerà obbligatorio per molte aziende. Questo nuovo sistema, gestito dal Ministero dell’Ambiente, cambierà il modo in cui i rifiuti vengono registrati e monitorati.
Ma chi deve adeguarsi? Quali sono i nuovi obblighi? Come funziona il RENTRI? In questo articolo vediamo cosa cambia, dove registrarsi e quando entra in vigore il nuovo obbligo.
Chi deve iscriversi al RENTRI?
Dal 2025, l’iscrizione a RENTRI sarà obbligatoria per diverse categorie di aziende. Chi deve adeguarsi?
- Aziende che producono rifiuti pericolosi
- Imprese che generano rifiuti speciali non pericolosi (derivanti da processi industriali, artigianali o edili)
- Operatori del settore trasporti che movimentano rifiuti
- Consorzi per il recupero e riciclaggio di rifiuti
- Imprese che gestiscono impianti di trattamento, smaltimento e bonifica
Alcuni soggetti sono esclusi. Ad esempio, chi trasporta rifiuti non pericolosi in autonomia senza affidarsi a terzi non è obbligato a iscriversi.

Le aziende devono registrare e conservare i dati sui rifiuti tramite RENTRI.
Dove iscriversi e come funziona la piattaforma
L’iscrizione deve essere fatta sulla piattaforma ufficiale RENTRI, messa a disposizione dal Ministero dell’Ambiente.
Una volta iscritta, l’azienda dovrà:
- Compilare la sezione anagrafica, con i dati della società e le autorizzazioni ambientali.
- Inserire le informazioni sulla tracciabilità, che riguardano il trasporto e la gestione dei rifiuti.
Tutte le registrazioni dovranno essere archiviate in conservazione sostitutiva per almeno 3 anni. Questo significa che il documento non potrà essere modificato o cancellato una volta caricato nel sistema.
Quando diventa obbligatorio il RENTRI?
L’obbligo di iscrizione parte ufficialmente da febbraio 2025. Tuttavia, è consigliato registrarsi il prima possibile per testare il sistema e prendere familiarità con la piattaforma.
Le aziende non in regola potrebbero incorrere in sanzioni. È quindi importante adeguarsi in tempo e organizzare i processi interni per la gestione digitale della tracciabilità dei rifiuti.
Perché il RENTRI è stato introdotto?
Il RENTRI ha tre obiettivi principali:
- Migliorare la gestione ambientale, riducendo gli errori di registrazione.
- Accelerare i processi amministrativi, eliminando la documentazione cartacea.
- Rendere più trasparente il sistema dei rifiuti, contrastando fenomeni di smaltimento illecito.
Il registro permette di monitorare il flusso dei rifiuti in tempo reale, riducendo il rischio di irregolarità e ottimizzando il sistema di controllo.
Quali sono i vantaggi per le aziende?
Passare alla gestione digitale offre diversi vantaggi:
- Riduzione della burocrazia: meno documenti cartacei e maggiore automazione.
- Tracciabilità più sicura: tutti i dati sono digitalizzati e conservati in modo certificato.
- Velocità nei controlli: gli enti preposti potranno verificare le informazioni in tempo reale.
- Meno errori e sanzioni: il sistema digitale aiuta a evitare dimenticanze o registrazioni errate.
Cosa cambia rispetto alla gestione attuale?
Ad oggi, la registrazione dei rifiuti viene fatta su registri cartacei o sistemi digitali interni alle aziende. Con il RENTRI, tutti i dati dovranno essere inseriti direttamente sulla piattaforma nazionale.
Le principali novità sono:
- Centralizzazione del sistema: tutte le informazioni saranno raccolte in un’unica piattaforma governativa.
- Obbligo di registrazione periodica: le aziende dovranno aggiornare costantemente i dati.
- Sanzioni più severe in caso di errori o mancata registrazione.
Come prepararsi all’obbligo RENTRI
Per non farsi trovare impreparati, ecco cosa fare subito:
- Verificare se l’azienda è soggetta all’obbligo di iscrizione.
- Accedere alla piattaforma RENTRI e familiarizzare con il sistema.
- Organizzare la raccolta dati, identificando chi in azienda dovrà gestire il registro.
- Adeguare i processi interni, assicurandosi di poter rispettare le scadenze previste.
L’introduzione del RENTRI segna un passo importante verso la digitalizzazione della gestione dei rifiuti. Le aziende coinvolte dovranno adeguarsi al nuovo sistema per garantire una maggiore trasparenza e conformità alle normative ambientali.
È fondamentale prepararsi in anticipo, registrarsi sulla piattaforma e implementare le procedure necessarie. Il futuro della gestione dei rifiuti è digitale: meglio non farsi trovare impreparati.
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