Cosa è importante sapere:Gli attacchi via email, come phishing e malware, colpiscono le aziende causando danni operativi ed economici. L’errore umano e la mancanza di protezione adeguata amplificano questi rischi. La soluzione? Investire in sistemi di protezione avanzati e formare il personale per riconoscere le minacce. Le email restano il principale vettore di attacchi informatici e non possono
Come le email continuano a essere il principale veicolo di attacchi informatici
Le minacce alla sicurezza informatica sono sempre più sofisticate, ma le email continuano a rappresentare la principale fonte di rischio per molte aziende. Trend Micro, leader nel settore della cybersecurity, ha recentemente pubblicato un report che evidenzia come nel 2023 le email siano state il canale preferito per attacchi informatici, dai malware al phishing fino al furto di credenziali. Ma perché le email continuano a essere così pericolose? E quali sono le tattiche utilizzate dagli hacker?
Dove e quando gli attacchi email sono più pericolosi?
Secondo il report, gli attacchi via email sono diffusi in tutto il mondo, ma i settori più colpiti sono quelli dell’installazione e commercio B2B. Questi attacchi, che prendono di mira aziende di medie e grandi dimensioni, si concentrano particolarmente in momenti di elevato traffico email, come durante le festività o campagne promozionali.
Quando? I dati di Trend Micro mostrano un picco di attacchi durante i primi mesi del 2023, con una media di 19 milioni di tentativi di diffusione malware bloccati solo nel primo trimestre. Dove? Le email più pericolose provengono da mittenti apparentemente fidati o da servizi noti, sfruttando l’ingenuità dei destinatari.
Tipo di attacco | Numero di tentativi bloccati | Incremento rispetto al 2022 |
---|---|---|
Malware | 19 milioni | +350% |
Phishing | 45 milioni | +250% |
Ransomware | N/A | +9% |
BEC (Business Email Compromise) | 166.000 | +16% |
QR Code | 155.000 | N/A |
Perché le email sono ancora così efficaci per gli attacchi?
Ci si potrebbe chiedere perché le email, un mezzo di comunicazione ormai “datato”, continuino a essere così efficaci per gli hacker. La risposta sta nel fatto che le email sono utilizzate praticamente da tutti e rappresentano uno strumento di comunicazione quotidiana nelle aziende. Questo le rende un target facile e, spesso, trascurato in termini di protezione.
Inoltre, gli attacchi via email si sono evoluti. Phishing, BEC (Business Email Compromise) e malware non sono più attacchi rudimentali: utilizzano tecniche sempre più sofisticate per ingannare anche i dipendenti più attenti. Gli hacker sfruttano la familiarità degli utenti con le piattaforme di comunicazione e l’affidamento sulle email per veicolare i propri attacchi.
Un dato allarmante: nel 2023, il phishing ha subito un incremento del 350% rispetto all’anno precedente, dimostrando quanto sia ancora una minaccia concreta.
Cosa rende il phishing così pericoloso?
Il phishing è una delle tecniche più diffuse. Ma cosa rende queste truffe così pericolose? Spesso, le email di phishing imitano perfettamente comunicazioni legittime provenienti da banche, fornitori o partner commerciali. Questi messaggi invitano a cliccare su link apparentemente innocui o a fornire credenziali di accesso a servizi fondamentali per l’azienda.
Gli hacker non si fermano qui. Quando riescono a ottenere le credenziali, il danno è immediato: accesso ai sistemi aziendali, furto di dati sensibili e, nei casi peggiori, compromissione totale della rete aziendale. A tutto ciò si aggiunge una nuova minaccia, quella della Computer Vision, che permette agli hacker di rubare informazioni attraverso l’analisi di contenuti audiovisivi.

Le email continuano a essere un veicolo di attacchi pericolosi per molte aziende di produzione e commercio B2B.
Chi sono le principali vittime di questi attacchi?
Le vittime degli attacchi via email sono spesso i dipendenti delle aziende, specialmente quelli che gestiscono comunicazioni sensibili come i reparti amministrativi o i dirigenti. La mancanza di formazione adeguata su come riconoscere una minaccia è uno dei motivi principali per cui questi attacchi riescono a causare danni significativi.
Le campagne BEC, per esempio, si concentrano su figure di alto livello come CEO e CFO, sfruttando l’urgenza e la fiducia per far approvare trasferimenti di denaro o rilasciare informazioni sensibili. Trend Micro ha evidenziato un aumento del 16% di questo tipo di attacchi rispetto all’anno precedente.
Quali sono le soluzioni per proteggersi?
Per prevenire queste minacce, le aziende devono adottare un approccio proattivo alla sicurezza informatica. Sebbene non entriamo nel dettaglio delle soluzioni, è fondamentale che ogni azienda disponga di:
- Sistemi di filtro avanzati per bloccare spam e phishing.
- Autenticazione a più fattori per accedere ai sistemi.
- Formazione costante per i dipendenti su come riconoscere email sospette.
Inoltre, è sempre più diffuso l’uso di strumenti di intelligenza artificiale per rilevare comportamenti anomali e attacchi potenziali.
Quando sarà troppo tardi?
Quando non si implementano misure di sicurezza adeguate, i danni possono essere devastanti. Il furto di 40 milioni di dollari da parte di un’azienda, dopo che i cybercriminali si sono finti il CEO, è solo uno degli esempi più gravi. La perdita economica non è però l’unico problema: una violazione della sicurezza può danneggiare anche la reputazione di un’azienda, portando alla perdita di clienti e opportunità commerciali.
Cosa possiamo imparare da questi eventi? La prevenzione è fondamentale. Le aziende devono agire subito, senza aspettare che si verifichi un attacco per implementare strategie di difesa. Ogni giorno perso senza un sistema di protezione efficace è un’opportunità in più per i cybercriminali.
Perché è necessario agire ora?
Perché attendere che un attacco colpisca la propria azienda, quando è possibile prevenire la maggior parte delle minacce? Le tecniche utilizzate dagli hacker si evolvono costantemente, e non tutte le aziende sono preparate a contrastarle. Trend Micro prevede che nel 2024 gli attacchi via email continueranno ad aumentare, sia in termini di volume che di sofisticazione.
Conclusioni? Proteggersi è diventato indispensabile. La sicurezza delle email non è più un optional ma una necessità per tutte le aziende, grandi o piccole. Non si tratta solo di evitare la perdita di denaro, ma di garantire la continuità operativa e proteggere il futuro dell’azienda.
blockquote I dati mostrati nel grafico evidenziano come i malware e il phishing siano le minacce più significative per le aziende. In particolare, i malware hanno visto un aumento del 350% rispetto al 2022, con 19 milioni di tentativi bloccati. Questo incremento è correlato anche alla crescita del phishing, che ha registrato un aumento del 250%, arrivando a 45 milioni di tentativi. Le campagne di Business Email Compromise (BEC) hanno colpito duramente, soprattutto i ranghi alti delle aziende, con 166.000 rilevamenti, mentre i QR Code hanno rappresentato una minaccia emergente con 155.000 segnalazioni.