Analisi down Microsoft Azure e CrowdStrike

Down di Microsoft Azure e CrowdStrike: un grosso problema

Cosa è importante sapere:

Cosa è successo: Il 19 luglio 2024, un grave down ha colpito i servizi Microsoft Azure e CrowdStrike, bloccando aziende in tutto il mondo.Conseguenze: Le aziende si sono trovate a fronteggiare disservizi critici, con gravi ripercussioni economiche e operazionali.Cosa fare: Implementare strategie di emergenza e diversificare i fornitori di servizi per evitare blocchi futuri.

Tempo di lettura: 4 minuti

Il 19 luglio 2024 verrà ricordato come una data critica per molte aziende di produzione, installazione, commercio B2B e servizi. In quella giornata, un problema tecnico ha coinvolto servizi cruciali come Microsoft Azure e CrowdStrike, causando disagi su scala globale. Ma cosa è successo esattamente? E quali sono state le conseguenze per chi utilizza questi servizi?

Cos’è successo il 19 luglio 2024?

Il down di Microsoft Azure e CrowdStrike è iniziato alle prime ore del mattino, interrompendo le attività di moltissime aziende. Gli utenti hanno subito segnalato malfunzionamenti su Downdetector, una piattaforma dedicata al monitoraggio dei disservizi. Ma qual è stata la causa di questo problema così esteso?

Quando è iniziato il down?

I primi segnali del problema sono emersi in Italia alle 6 del mattino, ma in altre parti del mondo il disservizio era già iniziato. Molte aziende si sono ritrovate impossibilitate a gestire le operazioni quotidiane. Il problema ha colpito servizi come Microsoft 365, Azure e varie piattaforme di streaming e telefoniche.

Perché CrowdStrike è coinvolto?

La causa sembrerebbe essere un aggiornamento errato di CrowdStrike, un’azienda di cybersecurity legata a Microsoft. L’aggiornamento del loro servizio XDR (eXtended Detection and Response) ha generato un bug che ha provocato il crash di molti computer che utilizzavano il software, rendendoli inutilizzabili e causando un blocco a livello mondiale.

Chi è stato colpito maggiormente?

A livello globale, il down ha avuto un impatto devastante su diversi settori. Le aziende, in particolare quelle del settore aeroportuale, hanno subito enormi ritardi e cancellazioni di voli. Anche alcune reti televisive sono state impossibilitate a trasmettere in diretta, causando ulteriori disagi. Le aziende che dipendono dai servizi cloud di Microsoft per il loro lavoro quotidiano sono state tra le più colpite, ma l’impatto è stato avvertito anche dalle banche e dai fornitori di servizi di telecomunicazioni.

Analisi down Microsoft Azure e CrowdStrike

Impatto del down su settori chiave come aeroporti e telecomunicazioni

Come si è evoluta la situazione?

Dopo le prime ore di confusione, Microsoft ha iniziato a ripristinare i suoi servizi. Già verso la tarda mattinata del 19 luglio, alcuni servizi erano tornati operativi, ma ci sono volute diverse ore prima che tutto tornasse alla normalità. Tuttavia, l’effetto domino del problema ha continuato a farsi sentire.

Quali sono state le conseguenze immediate?

  • Ritardi nei voli: Molti aeroporti sono stati costretti a rimandare o cancellare voli, causando disagi a migliaia di passeggeri.
  • Impossibilità di accedere a Microsoft 365: Le aziende non hanno potuto accedere ai loro strumenti di lavoro principali, rallentando notevolmente la produttività.
  • Disservizi nei pagamenti: Alcune banche hanno registrato malfunzionamenti nei sistemi di pagamento, creando ulteriori complicazioni.

Anche dopo il ripristino dei servizi, le ripercussioni del down si sono sentite per tutto il giorno, con alcune aziende che hanno faticato a riprendere le normali attività.

Dove si sono concentrati i maggiori danni?

Gli effetti del down non sono stati distribuiti uniformemente. Alcuni paesi, come gli Stati Uniti e il Regno Unito, hanno riportato i problemi più gravi, ma anche in Italia il settore aziendale ha subito notevoli disagi. Le aziende di installazione e commercio B2B si sono trovate in difficoltà, in particolare quelle che dipendono da servizi cloud per la gestione delle operazioni quotidiane.

Inoltre, le borse hanno reagito negativamente, con una riduzione del valore delle azioni di CrowdStrike, che ha subito una perdita significativa. Il settore delle compagnie aeree è stato particolarmente colpito, con numerosi ritardi e cancellazioni che hanno influito sulle performance economiche.

Perché è importante avere contromisure?

L’incidente del 19 luglio ha messo in evidenza quanto sia rischioso per le aziende affidarsi a un unico fornitore di servizi. Quando un problema colpisce un sistema centrale come Microsoft Azure, l’intero ecosistema aziendale ne risente. È essenziale che le aziende implementino contromisure per gestire situazioni simili in futuro.

Cosa possono fare le aziende per prevenire problemi simili?

Sebbene un evento di questa portata sia difficile da prevedere, ci sono alcune strategie che le aziende possono adottare per ridurre il rischio di impatti devastanti:

  • Diversificare i fornitori: Affidarsi a più fornitori di servizi può mitigare il rischio di un blocco totale in caso di down.
  • Backup dei dati: Mantenere backup regolari e accessibili offline è fondamentale per garantire la continuità aziendale.
  • Piani di emergenza: Avere un piano di continuità operativa ben strutturato permette di reagire tempestivamente in caso di problemi tecnici su larga scala.

Down Azure crowdstrike: Chi è responsabile?

Sebbene sia Microsoft che CrowdStrike stiano ancora indagando sull’accaduto, sembra chiaro che il problema principale sia stato causato da un aggiornamento errato di CrowdStrike. La domanda che molte aziende ora si pongono è: chi è responsabile per i danni subiti?

Quale sarà l’impatto legale?

È probabile che nei prossimi giorni vedremo un aumento delle cause legali contro CrowdStrike e Microsoft. Le aziende che hanno subito perdite significative, come le compagnie aeree, potrebbero cercare di ottenere un risarcimento per i danni subiti. Tuttavia, stabilire con precisione le responsabilità potrebbe richiedere tempo, e molte cause legali si protrarranno per mesi, se non anni.

Come proteggersi in futuro?

L’incidente del 19 luglio ha fornito un’importante lezione alle aziende di tutto il mondo: nessun sistema è immune ai problemi tecnici, nemmeno quelli gestiti da giganti come Microsoft. La chiave per minimizzare i danni in situazioni simili è prepararsi in anticipo. Avere una strategia di continuità operativa e garantire che i dati siano sempre al sicuro è fondamentale.

Il down di Microsoft Azure e CrowdStrike è stato un campanello d’allarme per molte aziende. È essenziale che ogni azienda, grande o piccola, si prepari a gestire eventi simili in futuro. Le tecnologie cloud sono straordinariamente potenti, ma come abbiamo visto, possono anche essere vulnerabili.