Cosa è importante sapere:La privacy dei dati sanitari è cruciale, ma spesso vulnerabile. Le aziende devono affrontare nuove sfide e requisiti stringenti con l'ecosistema dei dati sanitari approvato in Italia. Questo nuovo decreto mira a migliorare sicurezza e gestione dei dati, con misure avanzate che proteggono i diritti degli utenti e rafforzano la fiducia nel sistema sanitario digitale.
Ecosistema dei dati sanitari: come cambia la privacy in Italia dopo l’approvazione del decreto
Quali sono le novità per le aziende nel campo della sanità digitale?Il Garante per la protezione dei dati personali ha recentemente approvato uno schema di decreto per l’ecosistema dei dati sanitari (EDS) in Italia. Questa decisione ha lo scopo di migliorare l’efficienza e la sicurezza del trattamento dei dati sanitari nel rispetto delle normative europee. Ma cosa implica davvero per aziende, professionisti e servizi del settore?
In questo articolo analizzeremo i principali cambiamenti, i vantaggi e le sfide che le aziende devono considerare.
Cosa prevede il decreto sull’ecosistema dei dati sanitari
L’ecosistema dei dati sanitari (EDS) è stato sviluppato per centralizzare e gestire in modo sicuro e coordinato i dati sanitari italiani. L’obiettivo principale è quello di assicurare un accesso controllato e sicuro alle informazioni sanitarie dei cittadini, rendendo il sistema efficiente, ma sempre rispettoso della privacy.
Chi potrà accedere a questi dati? Il decreto consente l’accesso ai dati sanitari solo a specifici soggetti autorizzati, che abbiano ricevuto un consenso esplicito e preventivo da parte dell’interessato. Questa scelta risponde alla necessità di mantenere il controllo e la riservatezza delle informazioni, garantendo così il rispetto dei diritti dei cittadini.
L’EDS sfrutterà il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), escludendo i dati “oscurati” dagli assistiti, per offrire accesso in modalità sicura ai professionisti della sanità, alle regioni e agli stessi cittadini.
Perché è stato approvato e quali sfide restano aperte?
L’approvazione è arrivata dopo lunghe consultazioni con il Ministero della Salute e risponde ai requisiti di sicurezza previsti dal GDPR. Il Garante, tuttavia, ha segnalato ancora delle criticità, come la garanzia di accesso in emergenza e la trasparenza degli accessi ai dati, per offrire sempre maggiore sicurezza agli utenti.
Quando ci saranno altri sviluppi? Il decreto pone le basi per ulteriori aggiornamenti legislativi, permettendo all’EDS di adattarsi continuamente alle nuove esigenze di sicurezza e privacy.

Schema di accesso e gestione dei dati nell’ecosistema dei dati sanitari approvato dal Garante della Privacy. Il decreto introduce misure di sicurezza per proteggere i dati sanitari e garantire il rispetto della privacy.
Quali sono le finalità dell’ecosistema dei dati sanitari
Il decreto mira a centralizzare la gestione dei dati sanitari per migliorare la cura, la prevenzione e la ricerca scientifica. L’accesso sarà consentito esclusivamente con il consenso del cittadino e per scopi limitati:
- Finalità di cura: per permettere ai medici di accedere alle informazioni rilevanti per il paziente.
- Prevenzione: il decreto consente l’uso dei dati per attività di prevenzione sanitarie mirate.
- Ricerca e governo: per questi scopi, i dati sono trattati in modalità anonimizzata e pseudonimizzata, limitando la possibilità di identificazione.
Queste finalità sono strettamente sorvegliate e progettate per rispettare la volontà dell’assistito, permettendo al tempo stesso uno sviluppo di servizi sanitari più efficienti e sicuri.
Quali novità nell’architettura dell’EDS
L’architettura dell’EDS è pensata per una gestione dei dati più sicura. Tra le novità:
- Protocolli di comunicazione sicuri: per impedire accessi non autorizzati ai dati sanitari.
- Audit log: ogni accesso o operazione sui dati verrà registrato, garantendo la trasparenza del sistema.
- Separazione dei dati: i dati sono divisi tra anonimi, pseudonimizzati e in chiaro, garantendo così livelli diversi di accessibilità e protezione.

La nuova architettura dell’ecosistema dei dati sanitari (EDS) in Italia garantisce una maggiore sicurezza dei dati attraverso protocolli sicuri e la separazione tra dati in chiaro, pseudonimizzati e anonimi.
Chi è coinvolto nel trattamento dei dati
La responsabilità del trattamento dei dati è suddivisa tra vari enti:
- Ministero della Salute: titolare del trattamento.
- Agenas: responsabile della gestione operativa e tecnologica.
- Regioni e province autonome: gestiscono i dati a livello locale.
Ogni ente ha responsabilità precise per assicurare che i dati siano trattati in modo conforme al GDPR, offrendo maggiore trasparenza e protezione per gli utenti.
Il consenso degli utenti e il diritto di accesso
Uno dei punti chiave del decreto è l’importanza del consenso informato. Gli assistiti devono poter scegliere se consentire o meno l’accesso ai loro dati, con una clausola di accesso in emergenza solo per finalità di cura. È stato anche previsto un registro per il consenso e per le eventuali revoche, per facilitare una gestione trasparente e sicura.
Il sistema garantisce anche il diritto per gli utenti di accedere e modificare i propri dati direttamente tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico, visualizzando ogni operazione eseguita sui propri dati attraverso portali regionali.
Quali sono le criticità sollevate dal Garante
Nonostante l’approvazione, rimangono delle criticità. Alcune delle sfide che il decreto deve affrontare includono:
- Attuazione delle misure di protezione: Il Garante ha richiesto ulteriori garanzie per la protezione dei dati.
- Consultazione degli accessi: La possibilità per gli utenti di verificare chi ha consultato i loro dati.
Questi aspetti evidenziano la necessità di un monitoraggio continuo e di una revisione delle misure di sicurezza per garantire che i dati siano sempre protetti e che il sistema rimanga conforme al GDPR.
Perché è rilevante per le aziende?
Questo nuovo decreto rappresenta un passo importante verso una sanità digitale più sicura e centralizzata. L’ecosistema dei dati sanitari offre opportunità per il settore sanitario e per le aziende coinvolte nel trattamento e nella gestione dei dati. Tuttavia, la necessità di garantire la sicurezza e il rispetto della privacy rimane una sfida centrale per tutti i soggetti coinvolti.
Le aziende devono assicurarsi che le loro pratiche siano allineate con le nuove normative e che il personale sia adeguatamente formato per rispettare i nuovi protocolli di gestione e accesso ai dati. In questo contesto, l’EDS rappresenta un modello da seguire e un’opportunità di innovazione per migliorare i servizi e garantire il rispetto dei diritti dei cittadini.