Cosa è importante sapere:Le aziende italiane sono sempre più bersaglio di attacchi cyber, come emerge dalla relazione ACN 2023. La crescita degli attacchi ransomware e DDoS è preoccupante. Le imprese devono agire subito per proteggersi con strategie efficaci, collaborazione con le autorità e investimenti in sicurezza informatica, prevenendo così danni significativi.
La cybersicurezza è un tema sempre più centrale per le aziende italiane. I recenti dati forniti dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) nella sua relazione annuale offrono un quadro chiaro e preoccupante: le minacce informatiche sono in costante aumento, e le aziende sono uno dei bersagli principali. In questo articolo vedremo cosa è emerso dalla relazione, chi sono i settori più colpiti e come le aziende possono affrontare questi rischi in crescita.
Cosa ci dice la relazione annuale di ACN?
La relazione annuale di ACN, presentata al Parlamento italiano il 24 aprile, ha evidenziato una crescita esponenziale degli attacchi informatici in Italia durante il 2023. Quali sono i numeri principali? Ecco una sintesi:
- 1.411 eventi riscontrati, con 303 incidenti confermati.
- Quasi 3.700 problemi di sicurezza segnalati su dispositivi e servizi.
- Più di 590 campagne di phishing identificate.
- 56 attori ransomware attivi monitorati.
Questi dati ci mostrano un aumento significativo rispetto al 2022, con una crescita del 330% nelle segnalazioni, un aumento del 140% negli incidenti e un incremento del 29% degli eventi cyber complessivi. È evidente che la cybersecurity non è solo una questione tecnica, ma una sfida cruciale per la continuità operativa delle aziende.
Dove si concentra il maggior numero di attacchi?
Non tutti i settori sono ugualmente colpiti dagli attacchi informatici. ACN ha rilevato che le telecomunicazioni, con 216 segnalazioni, sono il settore più vulnerabile. Seguono le pubbliche amministrazioni centrali con 201 segnalazioni e le pubbliche amministrazioni locali con 140 segnalazioni.
Tuttavia, anche i settori dei trasporti e dei servizi finanziari sono stati fortemente colpiti. Perché questi settori sono bersagli preferiti? Perché gestiscono dati sensibili e infrastrutture critiche, rendendoli particolarmente attraenti per gli hacker.
Come cambiano le minacce?
La tipologia di attacchi subisce costanti cambiamenti, con attacchi DDoS che guidano la classifica degli eventi più frequenti, con 319 segnalazioni. Segue il phishing e la diffusione di malware tramite email, spesso associati a ransomware.
Nonostante l’aumento generale degli attacchi, è il ransomware a rimanere la minaccia più pericolosa e frequente per le aziende. Nel 2023, il 46% degli attacchi ransomware ha preso di mira aziende private, con una concentrazione particolare su quelle di dimensioni medio-piccole.
Cosa rende il ransomware così devastante? Quando un’azienda viene colpita, i dati vengono crittografati e resi inaccessibili fino al pagamento di un riscatto. Questo può paralizzare le attività aziendali, causando perdite finanziarie e danni alla reputazione.
Quando si verificano i picchi degli attacchi?
Un dato interessante emerso dalla relazione di ACN riguarda la distribuzione temporale degli attacchi. Il mese di ottobre è stato quello più critico, con 169 eventi riscontrati, segnando un picco rispetto alla media mensile di 117 eventi. Perché ottobre ha registrato un così alto numero di attacchi? Le ragioni sono molteplici, ma potrebbe essere legato a eventi stagionali o a particolari campagne mirate degli hacker.
Quale attacco colpisce maggiormente le aziende?
Il ransomware continua a essere la principale minaccia per le aziende. ACN ha identificato Lockbit e Lockbit 3.0 come le famiglie di ransomware più attive, responsabili di 41 attacchi confermati. Le aziende private rappresentano l’84% degli obiettivi, con una particolare vulnerabilità tra le aziende più piccole.
Questo è un dato particolarmente preoccupante. Molte aziende non segnalano gli attacchi subiti per paura di danneggiare la propria reputazione o di rivelare debolezze ai concorrenti. Tuttavia, non segnalare può peggiorare la situazione, ritardando l’intervento delle autorità e rendendo più difficile la prevenzione di ulteriori attacchi.
Chi sono le principali vittime degli attacchi cyber?
Le aziende private, soprattutto di piccole dimensioni, sono le principali vittime degli attacchi informatici. Questo dato emerge chiaramente dalla relazione ACN, che mostra come il 46% degli attacchi ransomware sia rivolto a questo tipo di imprese.
Tipologia di Attacco | Numero di Eventi | Settori Più Colpiti | Crescita rispetto al 2022 |
---|---|---|---|
Eventi Cyber Totali | 1.411 | Telecomunicazioni, PA | +29% |
Incidenti Confermati | 303 | Aziende Private, PA | +140% |
Problemi di Sicurezza | 3.700 | Dispositivi e Servizi | N/A |
Campagne di Phishing | 590 | Tutti i settori | N/A |
Attori Ransomware Monitorati | 56 | Aziende, PA | N/A |
Attacchi DDoS | 319 | Aziende Private, PA | N/A |
Ransomware | 165 | Aziende Private | N/A |
Asset a Rischio | 3.600 | Tutti i settori | +300% |
Le ragioni sono diverse: molte aziende non hanno risorse sufficienti per proteggersi adeguatamente o non sono consapevoli delle minacce. Inoltre, spesso sottovalutano l’importanza di segnalare gli incidenti e agire rapidamente.
Perché è importante agire subito?
Perché molte aziende non segnalano gli attacchi? La paura di danneggiare la reputazione o di rivelare punti deboli è forte, ma questa scelta può essere controproducente. Non segnalare significa rinunciare a possibili soluzioni e supporto da parte delle autorità.
Inoltre, non agire subito rende le aziende vulnerabili a nuovi attacchi. La protezione proattiva e la collaborazione con le autorità competenti sono fondamentali per ridurre i danni e migliorare la resilienza.
Cosa fare per proteggersi?
Anche se non entriamo nei dettagli tecnici delle soluzioni, è chiaro che le aziende devono investire di più in formazione, prevenzione e tecnologie di difesa avanzate. La relazione di ACN evidenzia la necessità di un approccio strutturato alla cybersicurezza, che coinvolga non solo il team IT, ma tutta l’organizzazione.
Inoltre, la collaborazione con enti come ACN e CSIRT può fare la differenza. Questi enti forniscono supporto alle aziende colpite e lavorano per prevenire nuove minacce.
La relazione annuale di ACN è un chiaro segnale d’allarme per le aziende italiane. Le minacce cyber non sono un problema lontano, ma una realtà quotidiana che richiede attenzione costante. Cosa possiamo fare? Il primo passo è essere consapevoli dei rischi, investire in soluzioni di sicurezza e collaborare con le autorità per prevenire e rispondere rapidamente agli attacchi.
La cybersicurezza è una sfida globale, ma con una strategia chiara e una risposta tempestiva, le aziende italiane possono proteggere i propri dati e garantire la continuità del proprio business.
Questo articolo è parte della nostra serie sulla sicurezza informatica per le aziende. Restate aggiornati su Cyber24.it per ulteriori approfondimenti su come proteggere la vostra azienda dalle minacce informatiche.
La nota tecnica
La relazione di ACN evidenzia un aumento significativo delle minacce cyber nel 2023, con una crescita del 29% negli eventi totali e del 140% negli incidenti confermati. I settori più colpiti rimangono le telecomunicazioni e le pubbliche amministrazioni, seguiti dalle aziende private, particolarmente vulnerabili agli attacchi ransomware e DDoS. L’incremento degli asset segnalati come a rischio (+300%) rappresenta una problematica emergente. È cruciale che le aziende adottino misure preventive, migliorino la cybersicurezza interna e collaborino con le autorità competenti per minimizzare i danni.