Cosa è importante sapere:Gli attacchi ransomware stanno diventando sempre più invasivi. I criminali utilizzano i dati rubati per esercitare pressione sulle aziende, coinvolgendo persino dipendenti e familiari. La minaccia cresce con la pubblicazione di informazioni sensibili. La soluzione? Proteggere i dati con misure di sicurezza avanzate e prepararsi a gestire questi attacchi sempre più complessi.
Come gli attacchi ransomware mettono sotto pressione le aziende
Gli attacchi ransomware sono sempre più pericolosi e mirati. Oggi, le aziende che rifiutano di pagare il riscatto si trovano a fronteggiare una minaccia ancora più subdola: l’estorsione mirata e l’uso dei dati rubati per esercitare pressione. Ma come si sviluppano questi attacchi? Chi sono le vittime principali e perché i criminali stanno intensificando le loro tattiche?
Cosa sono gli attacchi ransomware?
Gli attacchi ransomware sono un tipo di minaccia informatica in cui i criminali cifrano i dati aziendali, rendendoli inaccessibili, e chiedono un riscatto per sbloccarli. Ma negli ultimi anni, questa minaccia si è evoluta: i criminali non si limitano più a chiedere denaro in cambio dei dati. Oggi, utilizzano i dati rubati in modo più strategico, cercando nuovi modi per ricattare le aziende che decidono di non pagare.
Secondo il recente rapporto di Sophos X-Ops, le tattiche dei criminali informatici includono la pubblicazione di informazioni sensibili sul dark web, l’uso di dati personali dei dipendenti o clienti e persino la minaccia di rivolgersi alle autorità con eventuali scoperte compromettenti. Ma perché si è arrivati a questo punto?
Perché le aziende sono nel mirino?
Le aziende sono il bersaglio principale degli attacchi ransomware perché gestiscono grandi quantità di dati sensibili. Che si tratti di informazioni sui clienti, dati finanziari o segreti commerciali, i criminali vedono queste informazioni come una leva potente per costringere le vittime a pagare.
In particolare, molte aziende del settore B2B, dalla produzione ai servizi, si trovano sotto pressione. Ma non solo: le piccole aziende spesso non dispongono delle stesse risorse di sicurezza informatica delle grandi organizzazioni, rendendole un facile bersaglio. Questo porta a una domanda importante: come proteggersi?
Come i criminali utilizzano i dati rubati?
Una volta che i dati sono stati rubati, cosa fanno i criminali? Secondo Sophos, gli autori di attacchi ransomware non si limitano a cifrare i dati. Oggi analizzano i dati per trovare nuove opportunità di estorsione. Questo potrebbe includere:
- Minacciare di rivelare informazioni compromettenti su dipendenti o dirigenti.
- Coinvolgere i familiari delle vittime, come accaduto in un caso in cui il gruppo Qiulong ha pubblicato i dati della figlia di un amministratore delegato.
- Rivolgersi ai media per aumentare la pressione sulle aziende.
- Incoraggiare i dipendenti o i clienti a fare causa alle loro aziende per la fuga di dati.
Un esempio recente è quello del gruppo ransomware Monti, che ha scoperto informazioni su un dipendente di un’azienda target, coinvolto in attività illegali. In questo caso, la minaccia era di rivolgersi direttamente alla polizia se non fosse stato pagato il riscatto.

Un’azienda sotto attacco ransomware, con dati criptati e richieste di riscatto.
Chi sono le vittime principali?
Le vittime degli attacchi ransomware non sono solo le grandi aziende. Anche le piccole e medie imprese sono nel mirino. I settori più colpiti includono:
- Aziende di produzione: gestiscono catene di approvvigionamento complesse e dati sensibili.
- Aziende di servizi: trattano con grandi volumi di informazioni sui clienti.
- Aziende di installazione e commercio B2B: spesso non hanno misure di sicurezza adeguate e sono considerate bersagli facili.
Ma non si tratta solo di cifrare i dati e chiedere un riscatto. Gli hacker ora cercano informazioni compromettenti per massimizzare il danno e creare nuove opportunità di estorsione.
Dove si verificano questi attacchi?
Gli attacchi ransomware possono avvenire ovunque nel mondo, ma ci sono aree più colpite di altre. Secondo Sophos, i criminali preferiscono bersagliare aziende in paesi con regolamentazioni meno severe sulla privacy dei dati. Tuttavia, anche paesi con leggi rigide non sono al sicuro, poiché i criminali cercano sempre nuove vulnerabilità da sfruttare.
Quando gli attacchi diventano più pericolosi?
Gli attacchi ransomware diventano particolarmente pericolosi quando i dati rubati vengono analizzati e utilizzati per ricattare le aziende. In passato, il semplice furto di dati poteva essere considerato un danno limitato. Ma oggi, i criminali cercano sempre di aggravare la situazione, coinvolgendo media, autorità e persino clienti e partner delle aziende target.
Un esempio emblematico è la violazione del casinò MGM, dove i cybercriminali hanno utilizzato i media per controllare la narrazione dell’attacco, spostando la colpa sulle aziende vittime e aumentando la pressione per il pagamento del riscatto.

Un criminale informatico analizza dati rubati per pianificare il prossimo attacco.
Quali sono le possibili conseguenze?
Le conseguenze degli attacchi ransomware possono essere devastanti per le aziende. Non si tratta solo di perdere l’accesso ai propri dati o di subire danni economici, ma anche di un danno reputazionale significativo. Le aziende potrebbero perdere la fiducia dei loro clienti, partner e investitori. Inoltre, potrebbero dover affrontare cause legali da parte di dipendenti o clienti le cui informazioni personali sono state esposte.
Secondo Christopher Budd, direttore della ricerca sulle minacce di Sophos, “le gang di cybercriminali stanno diventando sempre più audaci. Oltre a minacciare la diffusione dei dati, analizzano i contenuti per trovare nuove leve di pressione.”
Gli attacchi ransomware stanno diventando sempre più invasivi e pericolosi. Le aziende devono essere consapevoli dei rischi e adottare misure di sicurezza informatica adeguate. Ma anche con le migliori difese, nessuna azienda è completamente al sicuro. È essenziale essere preparati e sapere come rispondere in caso di attacco.