Come proteggere la tua azienda dalle minacce alimentate dall’IA

Cosa è importante sapere:

Furti di credenziali e ransomware in aumento: le minacce alimentate dall’IA stanno colpendo aziende di tutti i settori. Con attacchi sempre più sofisticati, molte organizzazioni si trovano impreparate. Soluzioni come Sentinel One EDR possono aiutare a monitorare e bloccare i rischi in tempo reale. Scopri come proteggere la tua azienda oggi stesso.

Tempo di lettura: 2 minuti

Nel 2024, le minacce informatiche hanno subito una trasformazione senza precedenti. Un aumento del 333% nei furti di credenziali e il moltiplicarsi di attacchi alla supply chain hanno messo in allarme le aziende. Ma perché queste minacce stanno crescendo così rapidamente? E cosa possono fare le aziende per difendersi?

Perché il phishing basato sull’IA è un problema crescente?

Gli attacchi di phishing stanno diventando sempre più difficili da riconoscere. L’intelligenza artificiale consente di generare email e messaggi estremamente realistici, capaci di ingannare anche gli utenti più attenti. Dove si concentra questo tipo di attacco? Principalmente sulle email aziendali e sui messaggi diretti sui social media, due canali fondamentali per la comunicazione moderna.

Un esempio concreto: un’email di phishing potenziata dall’IA può utilizzare un linguaggio personalizzato, simulare lo stile di un dirigente e includere dettagli precisi per aumentare la credibilità. Questo rende i metodi tradizionali di rilevamento inefficaci.

Dove sono i rischi maggiori per le aziende?

Ransomware a doppia e tripla estorsione

I ransomware non si limitano più a criptare i dati aziendali. Gli attaccanti utilizzano tecniche di doppia e tripla estorsione, minacciando di pubblicare dati sensibili o di attaccare i clienti dell’azienda colpita. Come si può prevenire questo tipo di attacco? L’implementazione di un sistema EDR avanzato, come Sentinel One EDR, può aiutare a identificare e bloccare i malware in tempo reale.

La vulnerabilità della supply chain

Nel 2024, l’84% delle violazioni di sicurezza è avvenuto attraverso fornitori e partner. Ma perché la supply chain è così vulnerabile? Ogni anello debole può diventare un punto di ingresso per i criminali informatici. Quali settori sono più colpiti? Principalmente quelli che si affidano a fornitori tecnologici o logistici.

Rappresentazione di una supply chain con punti vulnerabili.

La supply chain può rappresentare un punto debole per la sicurezza aziendale.

Chi è il bersaglio delle nuove minacce?

Non solo grandi aziende, ma anche quelle di medie dimensioni. Le piccole imprese spesso sottovalutano il rischio, pensando di non essere obiettivi interessanti. Tuttavia, i criminali informatici mirano a realtà con difese meno strutturate.

Come proteggersi dalle nuove minacce?

Adattare le difese

Come sottolineato da Cristiano Voschion, “le aziende devono trovare un equilibrio tra flessibilità lavorativa e sicurezza.” Ma da dove partire? Ecco alcuni suggerimenti pratici:

  • Utilizzare un EDR efficace. Soluzioni come Sentinel One EDR possono monitorare le attività sospette e reagire rapidamente agli attacchi.
  • Educare i dipendenti. Le campagne di formazione sulla sicurezza informatica sono essenziali per ridurre il rischio umano.
  • Collaborare con fornitori sicuri. Valutare attentamente la sicurezza di ogni partner nella supply chain.

Il lavoro ibrido: un rischio sottovalutato

Con l’aumento del lavoro remoto, i dispositivi personali e le reti domestiche sono diventati punti deboli. Gli attaccanti sfruttano queste lacune per accedere alle risorse aziendali. Come mitigare il rischio? Assicurandosi che ogni dispositivo utilizzi software aggiornati e connessioni protette.

L’intelligenza artificiale sta cambiando il panorama della sicurezza informatica, rendendo gli attacchi più sofisticati e difficili da rilevare. Le aziende devono adattarsi rapidamente per proteggere i propri dati e garantire la continuità operativa. Sentinel One EDR rappresenta una soluzione efficace per contrastare le minacce emergenti.

Per approfondire, consulta il rapporto completo di Cyberint qui.