Protezione dei dati: come evitare attacchi con password sicure

Dove nascono i rischi per la sicurezza online?

Gli attacchi informatici stanno diventando sempre più frequenti e sofisticati. Aziende e professionisti devono adottare misure efficaci per proteggere le proprie informazioni digitali. Secondo gli esperti della Fondazione Bruno Kessler (FBK), la protezione dei dati personali passa da tre pratiche essenziali: password robuste, autenticazione multifattoriale e uso di alias email.

Quali sono le password più pericolose?

Molti utenti continuano a utilizzare password deboli e prevedibili. Secondo uno studio di NordPass, nel 2024 le combinazioni più usate in Italia sono ancora “123456”, “password” e “cambiami”. Queste scelte espongono a gravi rischi di furto di credenziali e accessi non autorizzati.

Giada Sciarretta, esperta di sicurezza informatica presso FBK, consiglia di utilizzare passphrase di almeno 16 caratteri, combinando lettere maiuscole, minuscole, numeri e simboli speciali. Inoltre, è fondamentale non riutilizzare le stesse password per più account e aggiornarle periodicamente.

Quando attivare l’autenticazione multifattoriale?

L’autenticazione multifattoriale (MFA) aggiunge un ulteriore livello di protezione. Questo sistema richiede, oltre alla password, un secondo fattore di verifica, come un codice generato da un’app o l’impronta digitale.

L’attivazione dell’MFA è consigliata per tutti gli account che la supportano, specialmente per email aziendali, piattaforme di gestione documentale e strumenti di pagamento online. In caso di furto della password, l’MFA impedisce agli hacker di accedere facilmente ai dati.

Perché usare alias email per proteggere l’identità digitale?

Gli alias email sono un’ottima strategia per limitare l’esposizione del proprio indirizzo principale. Creare alias temporanei consente di iscriversi a servizi online riducendo il rischio di spam e attacchi di phishing.

Matteo Rizzi, Security Administrator di FBK, sottolinea che gli alias email proteggono dagli attacchi mirati. In caso di violazione di un database, l’utente può semplicemente disattivare l’alias compromesso senza influenzare gli altri account. Inoltre, l’uso di alias separati per diverse piattaforme rende più difficile per i cybercriminali correlare identità digitali.

Utilizzare password forti e autenticazione multifattoriale riduce il rischio di attacchi.

Cosa fare in caso di data breach?

Un data breach può esporre informazioni sensibili a cybercriminali. Le cause più comuni includono attacchi hacker, errori di configurazione dei sistemi e vulnerabilità software.

Per verificare se il proprio indirizzo email è stato compromesso, è possibile usare strumenti come Have I Been Pwned. Se un account risulta violato, occorre cambiare immediatamente la password e attivare l’autenticazione multifattoriale per ridurre i rischi.

Come proteggersi in modo efficace?

Per ridurre la probabilità di subire un attacco informatico, è utile seguire alcune buone pratiche:

• Usare password uniche e complesse per ogni account.
• Attivare l’autenticazione multifattoriale per proteggere gli accessi.
• Utilizzare alias email per limitare l’esposizione dell’indirizzo principale.
• Monitorare gli account con strumenti di verifica delle violazioni.
• Aggiornare regolarmente software e sistemi per ridurre le vulnerabilità.

Gli alias email aiutano a ridurre il rischio di phishing e data breach.

Le aziende devono adottare misure concrete per proteggere i propri dati online. L’uso di password forti, autenticazione multifattoriale e alias email sono strategie efficaci per ridurre i rischi di attacchi informatici. Monitorare regolarmente la sicurezza degli account è essenziale per prevenire furti di dati e garantire un livello di protezione adeguato.